Banche
FINANZIARSI PER ACQUISTARE
Il finanziamento è l’operazione mediante la quale un’impresa ottiene i mezzi necessari per lo svolgimento della sua attività o per programmare piani di sviluppo o investimenti. Possono essere interni (autofinanziamenti) o esterni come quelli bancari. La Banca valuta particolarmente:
1) L’IMPRESA E IL SUO BUSINESS: La banca vuole comprendere la capacità competitiva dell’impresa acquisendo, in collaborazione con il cliente, le informazioni sulla situazione attuale e le previsioni di sviluppo del mercato in cui opera, sui prodotti/servizi realizzati e/o commercializzati e sul suo posizionamento nel mercato, tenuto conto delle caratteristiche del settore e della dinamica della concorrenza. Vuole conoscere:
• La natura giuridica dell’impresa, la struttura proprietaria e l’esperienza del settore dei proprietari dei responsabili
• Il settore di attività, i prodotti e servizi, i principali concorrenti, i canali di vendita
• La fase di sviluppo dell’impresa
• I Bilanci d’esercizio
inoltre valuterà
– Il Rating (punteggio attribuito dal sistema informatico secondo le norme europee)
– L’andamentale sui conti correnti – tendenze e cash flow (flussi di cassa)
– Visure centrali rischi, fidejussioni, protesti segnalazioni, affidamenti complessivi ed impegni (lista banche ed affidamenti),
2) LE FINALITÀ DEL FINANZIAMENTO:
Una precisa ed esaustiva informativa consente alla banca di individuare la natura e l’origine dei fabbisogni finanziari dell’impresa e quindi di studiare ed erogare finanziamenti, anche “su misura”, atti a soddisfare nella maniera più adeguata le sue esigenze.
Ad esempio:
1. il finanziamento del capitale circolante, commerciale che trova origine nella differente tempistica che caratterizza gli incassi e i pagamenti connessi alle operazioni di gestione corrente (acquisto – trasformazione – vendita)
2. il finanziamento di investimento destinati ad accrescere o a modificare la capacità produttiva dell’impresa e/di investimenti sostitutivi di impianti o macchinari obsoleti
3. la sostituzione di finanziamenti in essere con altre più congeniali alla struttura patrimoniale della dinamica finanziaria dell’impresa (ad esempio finanziamenti a breve con finanziamenti a medio \ lungo termine in coerenza con la durata degli attivi)
3) LA CAPACITÀ DI RIMBORSO DELL’IMPRESA:
L’analisi della capacità di rimborso permette alla banca di verificare se esistono o meno le condizioni economico-finanziarie per il successo dell’iniziativa e il rimborso del capitale prestato e dunque che supportano la decisione di finanziamento. La verifica da parte della banca può essere condotta sulla base di molteplici approcci valutativi, a seconda delle caratteristiche del settore e dell’impresa, nonché della finalità, tipologia e dimensione del finanziamento.
• Per i finanziamenti a breve termine legati all’operatività corrente, quale l’anticipo o lo sconto di crediti, volti a coprire il fabbisogno finanziario del circolante commerciale, la banca si basa su metodologie consolidate, fondate sulla valutazione della capacità dell’impresa di produrre flussi di cassa nel breve termine e dell’equilibrio della sua situazione finanziaria e patrimoniale
• Per finanziamenti a medio lungo termine la banca conduce una analisi che punta a valutare la capacità prospettica dell’impresa di rimborsare negli anni futuri il prestito, facendo prevalere lo studio e l’interpretazione de flussi economici, e dunque di cassa e monetari, che l’impresa sarà in grado di generare
4) IL CAPITALE INVESTITO DALL’IMPRENDITORE O DAI SOCI:
Il capitale investito dall’imprenditore o dai soci, conosciuto anche con il termine “capitale di rischio”, rappresenta l’insieme delle risorse finanziarie che l’imprenditore o i soci hanno destinato al finanziamento dell’impresa. In corrispondenza di nuove iniziative, il capitale di rischio costituisce per la banca un importante indicatore della fiducia dell’imprenditore o dei soci e, quindi, la misura del rischio che gli stessi assumono a proprio carico. Allo stesso tempo però, l’ammontare del capitale di rischio influenza direttamente l’entità del capitale di debito, in massima parte costituito da finanziamenti bancari, e di conseguenza, l’equilibrio della situazione patrimoniale dell’impresa.
Definire tuttavia a priori un congruo livello di capitale investito da utilizzare per la generalità delle imprese risulta di scarso significato, perché tale valore può variare in funzione delle caratteristiche sia del settore che della specifica impresa che può dunque presentare a seconda dei casi una capacità di indebitamento e quindi un contributo da parte dell’imprenditore o dei soci differente.
5) LE GARANZIE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO:
Le garanzie rilasciate sono gli strumenti che attenuano il rischio finanziario a cui si espone la banca erogando il credito, consentendo all’impresa di accedere ai finanziamenti anche quando, a seguito delle valutazioni effettuate, vi siano elementi di incertezza circa il suo merito di credito. Quindi le garanzie non modificano il profilo di rischio economico- finanziario dell’iniziativa finanziata, ma pongono una vincolo a carico del patrimonio di terzi interessati. Per la piccola e media impresa che, per sua natura, può a volte evidenziare scarsi livelli di capitalizzazione (soprattutto per la ristretta base azionaria) o una breve storia di presenza nel mercato, le garanzie possono costituire un incentivo alla erogazione di un finanziamento andando a ridurre, con differente entità a seconda delle forme di garanzia prestate, l’effettiva esposizione della banca. Le garanzie possono essere anvche prestate da Consorzi fidi di associazioni di categoria.
6) LE RELAZIONI PREGRESSE TRA BANCA E IMPRESA:
L’esame delle relazioni tra la banca e l’impresa risulta di particolare rilevanza, in quanto la conoscenza diretta del cliente fondata sui rapporti avuti in passato, in termini di serietà, trasparenza e tempestività, fornisce indicazioni sulla sua solvibilità, capacità e volontà di fare fronte ai propri impegni nei confronti del sistema bancario, e costituisce quindi un importante elemento di valutazione del rischio di credito dell’impresa.
Analoghe considerazioni valgono per le informazioni sulle relazioni tra l’impresa ed il sistema bancario nel suo complesso, che trovano evidenza e vengono raccolte nella Centrale dei Rischi della Banca d’Italia.